Semibreve 2004

01 Una legge per le bande, ossia per non morire di burocrazia

L'associazione A.B.M.B. (Associazione Bande Musicali Bresciane), di cui faccio parte come consigliere sin dalla fondazione, sta collaborando con altre associazioni che rappresentano le bande di quasi tutto il Nord Italia (insieme anche ad alcune che rappresentano bande del Centro e del Sud) alla presentazione di una legge apposita che riconosca ed inquadri le bande.
Per questo è stato costituito un "tavolo di lavoro permanente" dove si sono presi in esame i vari aspetti della vita associativa e dove, i vari esperti, hanno predisposto alcuni articoli di quella che dovrebbe diventare la “Legge delle Bande”.
La proposta intende dare un effettivo riconoscimento legale alle Bande, affinché possano essere fiscalmente facilitate nella gestione dei conti (facilitazione di cui godono gia alcune associazioni sportive), il che permetterebbe di non rimanere soffocati dalla burocrazia. Questa nuova proposta non considera però solo l’aspetto finanziario, ma anche il lato artistico valorizzando sempre di più le “giornate di classificazione”; facendo in modo che il suonare bene conti un po' di più rispetto all'aspetto esteriore (aspetto “basilare” per altre proposte di legge).
Tutto questo lavoro viene naturalmente svolto ricordando che le nostre bande e anche le associazioni sono del tutto basate sul volontariato e per questo sono ancora più meritevoli di rispetto.


Vittorio Alberti

 

02 Il consiglio direttivo

II Consiglio Direttivo della Banda Cittadina di Darfo Boario Terme viene eletto dall' Assemblea dei soci ordinari (componenti della Banda) ogni quattro anni, l’Assemblea può eleggere un componente ogni otto soci ordinari facenti parte della Banda, tramite votazione segreta. Nello statuto della banda vi sono descritte tutte le modalità di elezione del Consiglio. Mio scopo non è quello di spiegarvi le questioni tecniche e burocratiche di elezione ma quello di spendere due parole su come io considero questo Organo. II Consiglio Direttivo si riunisce ogni qualvolta si debba organizzare un evento o si pongono dei problemi inerenti la Banda. Quando questo avviene per me, che ne faccio parte, è sempre motivo di agitazione e curiosità. L'ordine del giorno che via via si propone è sempre ricco di contenuti. In questi ultimi anni ci sono state tante iniziative da organizzare e portare avanti. ciò nonostante questi consiglieri giovani (tranne me) e pieni di idee nuove hanno veramente dato una spinta vigorosa alla crescita della banda anche nell'occasione della riedizione del Libro della Banda, per i festeggiamenti del 150° Anniversario di Fondazione, nell'organizzare concerti fuori e all'interno della nostra città, gite a carattere culturale, escursioni ludico-ricreative, festa popolare la cui realizzazione migliora ogni anno come l'ultima (la 12^) che è stata più positiva delle precedenti. Tra le altre cose c'è sempre l'appuntamento di S.Cecilia, le Pastorelle e il Concerto Augurale. Vi garantisco che il Consiglio non sta mai con le mani in mano. Ovviamente con noi c'é sempre un gruppo di soci che con grande entusiasmo partecipa alla realizzazione degli innumerevoli eventi e a loro va un grazie particolare perché il Consiglio da solo non può fare tutto.
In questo periodo oltre ad organizzare il Concerto Augurale, ci stiamo preparando per programmare due gemellaggi, uno in Italia e uno all'estero per il prossimo anno. Altre iniziative sono in cantiere e speriamo insieme all'aiuto di tutti di riuscire a realizzarle al fine di rendere la nostra banda sempre più conosciuta e competitiva. Auguro a tutti felicità e un proficuo nuovo anno insieme alla nostra Banda.

II Vice Presidente
Egidio Pennati

 

03 Il nostro libro: la nostra storia

04 Gita a Torino

Da un po' di tempo si pensava di organizzare una gita alternativa per poter stare tutti insieme e riuscire ad integrare al meglio anche i nuovi entrati. E cosa c'é di meglio di una gita?
Scartati a priori gli itinerari marittimi e lacustri (la banda non ha infatti molta fortuna con la meteorologia... è stata spesso vittima di nubifragi, maremoti e quant'altro in passato), la scelta è ricaduta su Torino e si è organizzato il tutto per domenica 10 ottobre 2004. Ben 54 siamo partiti all'alba, alle 6 del mattino! II ritrovo in “piazza mercato” a Darfo non é stato dei migliori: sguardi dormienti, residuo delle poche ore di sonno godute, qualche ritardatario che manca all'appello, ma poi il viaggio é tranquillo: c'é chi sonnecchia, chi chiacchiera...
La sosta in autogrill, a suon di fumanti cappuccini e fragranti brioches, risveglia proprio tutti. Verso le 10.00 raggiungiamo Torino: il capoluogo piemontese si presenta però nebbioso e uggioso, scatenando commenti da parte di tutti. La guida ci raggiunge in piazza Castello, sale con noi sul pullman e inizia parlandoci della storia di Torino, dei suoi monumenti, edifici ed opere d'arte... E' interessante il racconto della vita della regina Cristina: contornata da più amanti, si assicurava poi il loro silenzio facendoli ammazzare (inutile dire che anche in questa circostanza i commenti si sprecavano). A piedi raggiungiamo poi il “parco del Valentino” e ci stupiamo nel vedere quanti, di buon mattino, pratichino jogging costeggiando il Po, dove solerti canottieri si esercitano. Arriviamo ad un borgo di stampo medievale costruito nel XIX secolo: all'ingresso, prima di viuzze e stradicciole, c'é una fontana in cui tutti lanciano monete portafortuna. AI termine di un altro giro turistico in pullman del paese, dove tra le altre abbiamo visto Duomo e palazzo Reale, la guida ci accompagna per il pranzo al sacco nel grande parco dei “Giardini Reali” e ci saluta. Grazie ad un inatteso sole che fa capolino, tutti ci animiamo e il pranzo diventa uno scambio conviviale di formaggi, biscotti, torte ecc... Ben rifocillati, in vari gruppetti, gironzoliamo per la città e c'é chi paga 2 un caffé in un barettino del centro!

Giunte le 14.00 ci si ritrova fuori dal museo egizio e ci si divide in due gruppi che entreranno a 10' minuti di distanza I'uno dall'altro. II cammino è lungo e parole delle guide impegnative, ma il fascino di certi reperti è altrettanto intenso. In particolare colpiscono i papiri, scritti così minuziosamente e finemente decorati. E cosa dire delle mummie? Rinsecchite si, ma straordinariamente conservate. ..Ci si potrebbe dilungare all'infinito nella descrizione di questo museo, ma sarebbe comunque limitativo! Una volta usciti si ha un'ora libera a disposizione: c'é chi va a bere il famoso "bicerin" torinese, altri sfidando la stagione, si prendono un bel gelato mentre sotto i portici alcuni acquistano orecchini e braccialetti dalle numerose bancarelle. Alle 17.00 si riparte alla volta della nostra mitica valle, tutti si scambiano pareri sulle cose viste, prima che Egidio inizi ad intrattenere con le sue famose barzellette... Solo Lorenzo dorme sonni beati! Verso Milano ci assale un nubifragio (altrimenti non sarebbe stata una vera gita della banda). Giunti a Darfo alle 20.30, ci dirigiamo in pizzeria per una cena in compagnia. Queste giornate sono indispensabili per un gruppo eterogeneo come il nostro, perché permettono di approfondire rapporti con persone che, vista la disposizione dell'organico e la differenza di età, si conoscono appena.
E’ bello vedere il nostro maestro, una volta tanto, rilassato e senza tensioni, ridere e scherzare nel museo e per le vie della città insieme ai ragazzi più giovani con battute di ogni tipo!
Ma dopotutto questa è la banda di Darfo: un gruppo spesso invidiato da molti!

Cristina e Davide

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

05 Anamnesi di un evento straordinario: la corrida

Qualche mese fa: piano piano, lemme lemme, dopo che qualche timida parola era echeggiata durante l’assemblea di inizio anno, l’idea di rifare, dopo 8 anni la mitica "corrida" della banda comincia a farsi più concreta. Qualcuno si dice pronto ad organizzarla, i ragazzi già smaniano all'idea, qualcuno ricorda ridendo la precedente gloriosa edizione mentre i più giovani si chiedono quale nuova follia sta per verificarsi in quella pazza associazione che è la banda.
Primi di ottobre: quasi d'improvviso, l’annuncio: "stiamo organizzando la nuova edizione della corrida, chi è interessato….".
Si fissa una data ufficiale, 31 ottobre. Ci sarà un palco con sipario, luci della ribalta e tutto il necessario e ognuno potrà avere i suoi minuti di gloria. Finalmente i ricordi della vecchia edizione prendono forma concreta nei discorsi e le risate raddoppiano cominciando a pensare a cosa organizzare di più spettacolare, di più sconvolgente ed entusiasmante per raggiungere il prestigioso premio.
Mese di ottobre: la banda è travolta da uno straordinario fenomeno artistico: sale la febbre dell'avanspettacolo! Tra i leggii si formano rocambolesche troupe di teatranti che si accordano sull'ora e i luoghi in cui svolgere le prove, sui costumi di scena da creare, sulle coreografie da inventare, sfoderando le più riposte attitudini creative. Tutto ovviamente sotto strettissimo silenzio, perché lo spionaggio impazza e nessuno vuole che al proprio gruppo sia soffiato l'effetto sorpresa.
31 ottobre, la data fatidica: il palco è montato (con il solito provvidenziale aiuto di genitori volenterosi), impianti luce e stereo sono attivi (con i consueti e insidiosi problemi tecnici), qualcuno ha anche organizzato una telecamera al fine di immortalare l'evento (per i posteri... Poveri loro!). Tutto è ormai pronto. II pubblico riempie a frotte la sala e gli artisti fremono, chi per la smania di esibirsi, chi per la smania di infilare la porta a gambe levate. Entra l'aitante presentatore e l'altrettanto aitante “valletta” che tra una battuta e l’altra introducono la scaletta:

1) Direttamente dallo "shabadaba tour", le star di "mai dire gol": OLMO&FRIENDS.

2) Indimenticabili canzoni per raccontare la banda: SCARAFAGGI CAMUNI.

3) Ricordi da un possibile lantana futuro: LE VECCHIE TROMBE.

4) Esibizione canora della nostra cara Flo: FLORIANA 1 .

5) "Stasera le mia la sera ": LA FILA Dl FONDO.

6) Un vero esempio di teatro dell’assurdo: PALEOLITICO POST-MODERNISTA.

7) Un'altra intensa esibizione canora della nostra vagabonda Flo: FLORIANA 2.

8) Sulle orme di Aldo, Giovanni e Giacomo: I LUNGHI.

9) Piume di struzzo a go-go e ugole indubbiamente pari allo Zero (intendiamo Renato...): THE MODEST GROUP.

10) Consigli culinari: LE TAGLIATELLE Dl NONNA PINA.

11) Un successo intramontabile: LE KLOSSLER.

12) Direttamente dal mouline rouge...: DONNE ALLA RIBALTA.

13) E "last but not least": I TRIP MEN.

Sul palco si susseguono parrucche bionde, estrosi costumi, paillets, sensuali bustier, ...ciapacache preistorici..., e una sexy interpretazione della divisa della banda. II risultato è un tripudio di colori, suoni, danze, gestualità e vocalità, tutto fa spettacolo, compreso il pubblico partecipe e di divertito.
Alla fine della serata la giuria tira le somme e si eleggono i meritati vincitori. Consegnati gli attestati e l'ormai mitico trofeo, la seconda edizione della Corrida è volata con il giusto spirito e il giusto grado di follia. Appuntamento alla prossima, sicuri che non ve la vorrete certo perdere.

Marta Tagliabue

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06 Angolo Umoristico

 

 

07 Nuove leve

Dopo giornate passate a studiare sulle parti e sui libri, dopo anni di grande impegno nella Banda Giovanile, eccomi ritrovato in un gruppo di persone simpatiche tutte con una Grande passione in comune: LA MUSICA.
L'entrata nella "Banda Madre" mi ha provocato un po' di disagi dato che sono venuto a contatto con gente mai vista prima. Col tempo mi sono inserito nel gruppo.
Dopo un periodo di esitazione ho simpatizzato con alcuni ragazzi e ho capito che la Banda non è una struttura così rigida, ma anzi un momento in cui molte persone si incontrano accomunate dallo stesso interesse.
Inizialmente anche il Maestro mi ha spaventato con le sue improvvise collere che a volte gli fanno rompere qualche bacchetta (con lo scoppio generale di una grossa risata).
Vista dai miei coetanei la Banda potrebbe sembrare una tradizione vecchia e chiusa ai giovani per il tipo di musica suonata, mentre io posso affermare che si spazia in ogni genere musicale, dalla classica alla moderna, per esempio colonne sonore di film da poco usciti, molto piacevoli d'ascoltare.
Sono contento del mio traguardo e spero di continuare per molto tempo.

Fiorenzo e Roberto

 

 

 

08 Anche i giovani "provano"!

Ogni martedì sera, un gruppo di ragazzi, di adolescenti, di amici, si ritrova in una sala: con loro gli strumenti, le parti, una dirigente, ma non solo. Anche tanta passione, tanta volontà e tanto entusiasmo; non sono pienamente consapevoli delle proprie capacità ma vanno avanti: lo fanno perché piace.
La soddisfazione viene dopo: dapprima felici che i propri cari li applaudono sugli spalti poi, "avidi" di quel minimo successo che in un solo attimo riesce ad appagare l’impegno e il sacrificio di un anno intero. II bello è che sono giovani, bambini e adolescenti, che la testa non se la montano: si ride, si scherza, naturalmente si festeggia e talvolta capita di fare anche i seri, ma soprattutto si suona insieme.
Quello che rende speciale questa esperienza, sebbene agli occhi di molti si presenti come una "sciocchezzuola”, è un senso di appartenenza ad una compagnia, l’impressione di avere talento e non soltanto di riuscirlo a comunicare agli altri ma anche di utilizzarlo per costruire un qualcosa di grande.
Suonare è appagante, ma dare vita a una melodia e qualcosa di più.

Francesca Mariolini
 

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