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Published on Banda Musicale Cittadina di Darfo Boario Terme (http://www.bandadarfo.eu)

Music of Royal Fireworks

Autore: George Friderick Handel

Altre informazioni: arr. Den Arend

I reali fuochi d'artificio sono una suite musicale composta da Handel nel 1749, commissionata da Giorgio II di Gran Bretagna per i fuochi d'artificio nel Green Park di Londra del 27 Aprile 1749 per celebrare la fine della Guerra della Successione Austriaca e la firma del Trattato di Aix-la-Chapelle nel 1748.

La musica faceva da sfondo ai fuochi d'artificio disegnati da Thomas Desguliers, figlio del clerico e scienziato John Theophilus Desaguliers. La prima esecuzione non fu un gran successo a dire il vero: l'enorme costruzione in legno prese fuoco dopo il collasso di un bassorilievo di Giorgio II. Ma la musica venne riproposta 6 giorni dopo  il 21 Aprile 1749 ai Vauxhall Gardens. Dodici mila ascoltatori paganti (2/6 di sterlina il costo del concerto) accorsero all'evento e questo causò un ingorgo terribile di carrozze sbrogliato dopo circa 3 ore. A questo si aggiunse la chiusura al traffico dell'area a sud del Tamigi causa crollo dell'arco centrale del London Bridge (non per la musica però!). Probabilmente a quel tempo Handel era una vera e propria star!

Alla pubblicazione, avvennuta qualche mese dopo, Handel sperava di presentare l'opera come una overture ma la Corona Inglese impose il titolo di  "Music for the Royal Fireworks" come propaganda in favore del trattato appena firmato e della monarchia stessa in quel tempo assai poco popolare. 

Il pezzo fu originariamente scritto per un insieme di 24 oboi, 12 fagotti (e un contrabbasso), 9 trombe, 9 corni francesi, 3 paia di timpani ed un numero non specificato di tamburi. Handel fu molto preciso sul numero degli strumenti. Nella overture dovevano esserci 3 trombe con parte di primo, tre per secondo, 3 per terzo; i 24 oboi erano invece divisi in 12, 8 e 4; ed i 12 fagotti divisi in 8 e 4. I tamburi dovevano suonare ne La Réjouissance e nel secondo Menuet, solo in un secondo tempo si decise di farli suonare anche nella Ouverture. Per le successive esibizioni vennero poi previsti anche gli archi per i quali Handel scrisse istruzioni sulla partitura: i violini potevano suonare la parte degli oboi, i violoncelli quella dei fagotti, le viole lo stesso tema l'ottava sotto.

La Bourrée ed il primo Menuet dovevano essere suonati solo da oboi e fagotti (o in sostituzione archi) .

Questo pezzo è nel repertorio della Banda Cittadina di Darfo Boario Terme da molto tempo, riproposto anche nel 2009 perchè 250° anniversario della morte dell'autore.


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http://www.bandadarfo.eu/it/node/5791