George Harrison naque a Liverpool il 25 Febbraio 1943 e fece parte, sin dagli esordi, di quello straordinario fenomeno musicale e di costume che furono, e sono, i Beatles.. All'interno del gruppo Harrison ricoprì un ruolo secondario, ma non certamente marginale, come accompagnatore ai più prolifici e quotati colleghi Lennon e McCartney. Per i primi anni le sue prove compositive non furono frequenti, tuttavia, la sua voglia di smuovere i ritmi poveri dello skiffle e di dare alla chitarra un ruolo più predominante nei fraseggi del rock furono fondamentali per l'evoluzione musicale del complesso.
Nel secondo periodo di attività dei Beatles Harrison assunse un ruolo di primo piano, sia come chitarrista, affinando uno stile di chitarra inconfondibile, sia come autore originale ed intenso di alcune splendide canzoni come While My Guitar Gently Weeps (1968), Here Comes The Sun e Something, entrambe del 1969 - - tutte e tre include nell'arrangimento per banda di Bocook.
Divenne inoltre un importante riferimento per molti chitarristi dell'epoca. Il suo talento non tardò a farsi sentire, benché fosse fortemente limitato da Lennon e McCartney che verso di lui mostrarono sempre l'atteggiamento di chi è più grande. Il carattere schivo ed introverso non gli consentì di ottenere il giusto spazio all'interno del gruppo. Questa situazione fu per lui motivo di frustrazione ma anche stimolo competitivo. Considerato da sempre, alcune volte a torto, "il terzo" dei Beatles, in qualità di autore e produttore Harrison fu in realtà molto più attivo di quanto si creda. Alla fine degli anni Sessanta furono infatti numerose le sue produzioni per la Apple a favore di altri artisti inglesi. Desideroso di intraprendere progetti individuali e sempre incline alla sperimentazione musicale, in quel periodo Harrison si cimentò inoltre, per l'etichetta sperimentale Zapple, in musica d'avanguardia per film ed in un esperimento non troppo riuscito di musica elettronica.
George Harrison morì di tumore all'età di 58 anni il 29 novembre 2001 a Los Angeles in casa di un amico. Il suo corpo venne cremato, come da lui richiesto nelle sue ultime volontà, e le sue ceneri, raccolte in una scatola di cartone, saranno sparse nel sacro fiume indiano, il Gange. Alla notizia della morte tanti fan si radunarono presso gli studi di Abbey Road, simbolo dell'epopea beatlesiana per commemorarlo. La sua scomparsa suscitò commozione in tutto il mondo, compresi personaggi come Tony Blair, la Regina d'Inghilterra, gli amici di sempre Paul McCartney e Ringo Starr piangendolo sapendo che la sua chitarra gentile non avrebbe più suonato. Poco dopo la morte, la moglie Olivia rilasciò alla stampa la seguente dichiarazione: «Ha lasciato questo mondo come aveva vissuto: consapevole di Dio, senza paura della morte ed in pace, circondato dalla famiglia e dagli amici. Spesso ripeteva: "Tutto può attendere, non la ricerca di Dio e amatevi l'un l'altro"».