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Banda Musicale Cittadina di Darfo Boario Terme

Corpo Musicale fondato nel 1853 - Vallecamonica - Brescia

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Centocinquant'anni di Banda

  • 01 Presentazione del sindaco...
  • 02 .......... e dell'Assessore alla Cultura
  • 03 La Parola del Presidente
  • 04 Prefazione degli Autori
  • 05 L'origine delle bande musicali nel Bresciano
  • 06 Concorso per il "mestiere" di Maestro di Banda a Breno nel 1883
  • 07 Otello Proibito
  • 08 Le istituzioni musicali Bresciane alla fine dell'Ottocento
  • 09 Primi concorsi tra bande
  • 10 La nascita della nostra banda
  • 11 Il primo documento fotografico
  • 12 Documento della Polizia di Stato Austriaca
  • 13 Regolamento organico per la Società Filarmonica di Darfo
  • 14 Primi passi e primi problemi
  • 15 Nuova industria a Darfo 1888
  • 16 Foto storica della banda di Darfo del 1913
  • 17 Rapporti precari tra Stato e Chiesa. 1892 Servizio a Esine
  • 18 Diatriba col parroco di Darfo
  • 19 Contratto stipulato tra don Morosini e il Corpo Filarmonico di Darfo
  • 20 Statuto del Corpo Vocale ed Istrumentale di Darfo (1897)
  • 21 Dichiarazione firmata di accettazione dell'accordo con Don Morosini
  • 22 Nascita della Banda Sociale Operaia
  • 23 Treno a Darfo 1909
  • 24 Ricordo della prima sortita della Musica Sociale Operaia
  • 25 Il contratto di lavoro tra la Banda e il maestro Vasini
  • 26 Schola Cantorum
  • 27 Fotografia "Banda Pipista"
  • 28 Don Pietro Laini
  • 29 Il Maestro Simone Salvetti
  • 30 E' mai esistita una Banda ad Erbanno?
  • 31 Ingaggio del musicante Santandrea
  • 32 Un altro "oriundo" si aggiunge alla Banda di Darfo
  • 33 I funghi per l'insegnate di musica
  • 34 Musica al cinema della "casa del popolo"
  • 35 La Banda e le stazioni ferroviarie
  • 36 Il falso arrivo del podestà
  • 37 Un servizio a ..... Ceto
  • 38 Il Maestro Angelo Scalmana
  • 39 Corpo bandistico operaio del 1925
  • 40 Opera Nazinale Dopolavoro
  • 41 Storie di un suonatore "suonato" e di impellenti bisogni
  • 42 Ventisette "giovinezza"
  • 43 Bologna: attentato a Mussolini
  • 44 Movimentata avventura di due musicanti
  • 45 I duri anni del dopoguerra
  • 46 Oberto Abondio
  • 47 1958 Si comincia a parlare di anniversari
  • 48 Giusto Tedeschi
  • 49 1960-'61-'62 Concorsi a Boario
  • 50 Un problema con la S.I.A.E
  • 51 1963 Festival complessi bandistici
  • 52 Maestro Giuseppe Macario
  • 53 Pietro Ducoli (03/06/1922 - 25/11/1977)
  • 54 Ingresso del Curato a Boario
  • 55 1968 Quello che fu considerato l'80° anniversario
  • 56 La rivoluzione della fine anni '60: La prima ragazza entra nelle file della Banda
  • 57 Arrivano i rinforzi
  • 58 Attaccamento al dovere
  • 59 Raduno bandistico nel 1971
  • 60 La disfatta di Capo di Ponte - 21 settembre1975
  • 61 Il raduno bandistico di Vallecamonica del 1978
  • 62 1978 90° (sempre presunto) anniversario
  • 63 Il gruppo Majorettes di Darfo Boario Terme
  • 64 Il gruppo ottoni Girolamo Fantini
  • 65 Evoluzione della gestione democratica della Banda
  • 66 Le famiglie storiche
  • 68 Progressi qualitativi e quantitativi dell'organico della Banda
  • 69 Maestro Abramo Albrici
  • 70 Musica a .... 15 giri
  • 71 1987 La Banda partecipa a due concorsi
  • 72 1988 Anno del "falso" centenario
  • 73 Si apre una nuova era
  • 74 1999 Musica Senza Frontiere
  • 75 Partiture musicali dedicate alla Banda di Darfo
  • 76 Banda Benefica
  • 77 Un caro amico ci ha scritto
  • 78 Tournée a Valtopina
  • 79 La Banda e il Natale:
  • 80 La tradizione dei concerti augurali
  • 81 La festa di S.Cecilia e le altre occasioni di "baldoria"
  • 82 Il lato sportivo della Banda: la squadra di calcio
  • 83 L'importanza (da non sottovalutare) delle sedie
  • 84 Il nostro giornalino "Semibreve"
  • 85 Il tentativo per entrare nel "Guinnes dei Primati"
  • 86 2002 Il concorso di assegnazione a Grumello
  • 87 La "Festa Popolare della Banda"
  • 88 2003 Manifestazione per il 150°
  • 89 La rosa di Bagdad
  • 90 Il Consiglio Direttivo
  • 91 Il Presidente cav. Giovanni Chini
  • 92 Il Maestro Vittorio Alberti
  • 93 La Banda giovanile: uno sguardo verso il futuro

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25 Il contratto di lavoro tra la Banda e il maestro Vasini

Libro

Molti si saranno chiesti qualche volta, quale importanza abbia quel tipo che ai concerti voltando le spalle al pubblico, durante l’esecuzione, continua a muoversi e ad agitare minacciosamente una bacchetta verso i musicanti.
Può sembrare facile rispondere: “enorme”; ma l’esatta misura dell’importanza del maestro direttore durante un’esecuzione musicale la si può apprezzare soltanto mettendosi nei panni di chi, in quei gesti strani, trova il modo di amalgamarsi perfettamente agli altri che in quel momento, come lui, stanno eseguendo una partitura musicale. Il risultato, infatti deve essere non una disordinata accozzaglia di suoni ma un insieme coerente in cui ogni elemento concorre a creare un’armonia prestabilita dall’opera del compositore.
In pratica, un organico di una sessantina di persone come quello della nostra banda, senza una direzione non potrebbe assolutamente esibirsi adeguatamente, specialmente in brani che presentano notevoli difficoltà tecniche.
Si aggiunga inoltre, come nel nostro caso, che il maestro direttore insegni anche ai musicanti a sapersi districare fra tutte quelle macchie sparpagliate sulle cinque righe del “pentagramma” ed a suonare meglio il loro strumento: si avrà così un quadro completo dell’attività e dell’importanza della figura del maestro direttore.

Richiesta di appuntamento con il preside Bontempi.

Se in tempi recenti, come sembra, questo ruolo non viene considerato con la dovuta attenzione, nel passato, al contrario, non sfuggiva a nessuno (pubblico compreso) l’effettiva necessità di avere alla direzione musicale della banda un personaggio capace e preparato. Il maestro era allora un vero e proprio libero professionista che veniva ingaggiato con tanto di stipendio fisso, cottimo ed altri extra, vitto e alloggio, che venivano concordati fra il maestro e il consiglio direttivo della banda e messi nero su bianco con un contratto scritto. La Signora Margherita Biondi è riuscita a trovare fra le carte del padre Giovanni, presidente della banda intorno agli anni Venti, alcune lettere inviate al maestro Vasini con la proposta di occuparsi della direzione artistica dell’associazione. Venivano inoltre poste all’attenzione del maestro delle fasce di possibili compensi a seconda delle disponibilità di tempo che questo avesse potuto dedicare alla banda. Il maestro Vasini fu così invitato ad un incontro con il consiglio in cui le due parti contraenti stabilirono i reciproci diritti e doveri. Questo contratto potrebbe oggi essere considerato un vero affare d’oro, e lo conferma l’invidia con cui il nostro attuale maestro guarda al suo predecessore. Basti pensare che per “ … due lezioni settimanali, nelle ore serali, per allievi e musicanti ….. ogni venerdì ed ogni sabato, salvo intese in contrario con la direzione… ” il maestro percepiva lo stipendio mensile di ben 350 Lire (circa 177 € di oggi). Si aggiungano inoltre Lire 40 per ogni lezione straordinaria (ed a quei tempi se ne facevano parecchie) e Lire 50 per ogni servizio nel comune; i servizi prestati fuori dal territorio comunale venivano compensati invece con Lire 60 “… nette di viaggio, vitto e alloggio … ”. L’alloggio gratuito era garantito anche per servizi prestati nel comune e nei giorni di lezione ordinaria e straordinaria. Il contratto non comprendeva articoli riguardanti solo il compenso monetario ma venivano anche tutelati alcuni diritti quali le ferie e il compenso nei periodi di malattia. E maestro infatti aveva diritto ad “… un periodo di vacanza di giorni 20 stipendiati, da scegliere in epoca più adatta. … In caso di malattia, comprovato da certificato medico, il maestro avrà diritto a 20 (venti) giorni, oltre i quali dovrà farsi sostituire a sue spese”. Il fortunato maestro veniva trattato come i dipendenti pubblici di oggi essendo pagato “… non oltre il 27 di ogni mese”. Ma l’articolo che più inquadra il mestiere di “direttore di banda” nella categoria dei “liberi professionisti” è l’ultimo in cui si ribadisce che “il maestro è libero di assumere altri impegni consimili, in qualunque paese, esclusi però quelli da Breno a Pisogne, (questi non compresi)”. I vecchi libri cassa che abbiamo consultato mese per mese, riportano i compensi che venivano elargiti ai vari maestri che la banda aveva ospitato e ne risulta che la spesa per il direttore, almeno fino ad una ventina di anni fa, è sempre stata per le casse dell’associazione la più gravosa, addirittura fino a superare l’intero importo di tutte le altre spese. Ma a quanto pare col maestro Vasini la banda aveva fatto il passo più lungo della gamba e con una lettera del novembre del 1921 il consiglio, con il preavviso di 90 giorni stabilito nel contratto, comunica al maestro la decisione di interrompere il rapporto per questioni di difficoltà economiche. L’umile compenso che l’attuale maestro percepisce dalla banda non è nemmeno paragonabile allo stipendio che percepivano i suoi antichi predecessori, ma sicuramente la passione, la dedizione e l’impegno sono uguali se non superiori ed i risultati gliene danno atto a riprova della grande importanza del suo lavoro, oggi come allora.

Contratto di assunzione del M° Vasini
Gentile Vasini, professore di Tromba e diplomato in composizione,
insegnò "strumenti d'ottone" e armonia all'istituto Musicakle Venturi
dal 1918 al 1945. Fu durettore, oltre che della nostra, di varie bande
della provincia.

 

Nota delle spese del M° Vasini.

 

Copia della lettera con cui la Banda avvisa il M° di voler interrompere la collaborazione.



Compenso per il triduo di Gianico

 

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